Lavoratori domestici truffati dalle cooperative




Lavoratori domestici truffati dalle cooperative

 

 
Il 03 agosto l'Espresso ha messo in evidenza le truffe da parte delle cooperative alle badanti (http://m.espresso.repubblica.it/attualita/2018/08/03/news/badanti-1.325639).

In reltà questo fenomeno si estende purtroppo a tutti i lavoratori del settore domestico: assistenti familiari, colf e baby-sitter.

Nello specifico l'articolo fa riferimento a lavoratori domestici conviventi (prevalentemente stranieri e con una forte necessità di trovare lavoro) che vengono sfruttati da società senza scrupoli che approfittano della loro scarsa conoscenza della lingua italiana: i lavoratori non sono in grado di capire quale tipo di contratto viene loro proposto e firmano documenti senza sapere di cosa si tratti (credono si tratti del contratto e invece stanno aprendo una partita iva). Si ritrovano così a lavorare 24 ore su 24 per uno stipendio lordo di 800/900 euro al mese, senza TFR, ferie e tredicesima.


Le cooperative trovano le famiglie bisognose e mandano il lavoratore al quale hanno fatto aprire la parita iva. Una volta al mese i lavoratori si recano alla cooperativa per incassare la busta paga e l'assegno: in realtà quella è una fattura e sui soldi intascati, essendo lavoratori autonomi, dovrebbero poi provvedere a pagare tasse e contributi.

Il fenomeno ha ripercussioni per i lavoratori che si vedono arrivare cartelle esattoriali per il mancato pagamento delle tasse e per le famiglie costrette a firmare clausole che prevedono un’esclusiva dell’agenzia nei confronti del lavoratore attraverso un sistema di pesanti penali (spendendo molto di più di quello che spenderebbero facendo un contratto regolare di assunzione secondo il contratto nazionale del lavoro domestico); con il rischio poi di dover sborsare altri soldi in quanto, in caso di controversie, risponde la famiglia utilizzatrice e non la cooperativa.


Consigliamo a tutti coloro che necessitano di un lavoratore domestico di approfondire le modalità di lavoro delle società a cui si affidano e di optare sempre per l'assunzione diretta del lavoratore.

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